domenica 2 ottobre 2011

Lettera aperta alla giornalista di moda Paola Pollo e al direttore del Corriere

Cara Paola Pollo, io non la conosco, e sul piano personale lei è di sicuro una brava persona; sul piano professionale, però, lei è come tutte le altre giornaliste che parlano di moda: irresponsabilmente alimenta messaggi che fanno male alle persone. Lei lo sa, su questo non c'è alcun dubbio; l'informazione che vorrei darle è che lo sappiamo anche noi. Se ne faccia una ragione: tutto questo civettare con stilisti che sparano tendenze delinquenziali, come un pazzo spara dalla finestra con un bazooka, non solo è colpevole, ma lo è oramai smaccatamente, sotto gli occhi di tutti. Dopo anni e anni di questo andazzo, che ha contribuito notevolmente a fare dell’anoressia una piaga sociale, tutto quello che sapete fare è infiorare i proiettili con qualche occasionale articoletto superficiale e ipocrita, sempre seguito da nuove sparate. La sua sparata in oggetto, addirittura, sovrasta un trafiletto di Paola De Carolis (nella stessa pagina) che punta appunto il dito sul grave problema della percezione di sé indotta dall’immagine della donna falsata dai media, lo sovrasta letteralmente, e sprezzantemente lo ignora- il che suona crudelmente sarcastico. Mi scusi, ma mi sono arrabbiata; mi sembra che come uno zerbino lei si sdrai davanti a persone potenti che lanciano veleno nel mondo e se ne renda complice: e con lei il suo giornale. 
E’ un bello schifo, signora Pollo, il nocciolo è questo. Lo fanno tutti, certo. Lei, e il Corriere, e il suo direttore, siete come tutti gli altri: né meglio né peggio; ma sa una cosa? il Corriere è la più antica e prestigiosa testata italiana, potrebbe permettersi di essere qualcosa di meglio. 
E perché? Di che mi lagno? Non mi chieda che c'è di male, a mettere al centro pagina una persona malata di anoressia e vestita come una bambola, in esplicita accoppiata con una Barbie, una bambola sessualizzata e anoressica, perfetta immagine di quella donna-pegggio-che-oggetto da cui noi donne cerchiamo disperatamente di difenderci da sempre, ma senza successo, grazie anche alle (altre) donne che remano a braccetto con stilisti e puttanieri - tra cui sono molte le giornaliste. 
Giornaliste come lei signora Pollo: che però non è una pivella, nel suo piccolo (da guru della moda, come la definisce Lina Sotis) ha un vero potere nelle sue mani, e lo sa – il che la obbligherebbe a fare di meglio.
Una vera giornalista, che ha a cuore l’informazione oltre che i vestitini, avrebbe sottolineato che questa simpatica “ossessione” degli stilisti (come lei l’ha definita) ha francamente stufato: hanno stufato le sue conseguenze che si pagano in termini di perdita di dignità delle donne, ma anche di dolore: di malattie e lacrime. 
E invece a cosa assistiamo? All’ennesima incoronazione di 4 malfattori imbellettati, alla faccia nostra, e delle centinaia di migliaia di famiglie devastate dai drammi dell’anoressia bulimia. 
Tutto questo è colpevole, signora Pollo, e lo è alla luce del sole, come lo sono le colpe dei politici corrotti e puttanieri nonché gli affari dei loro puttanoni, che con successo sono assurti da reati e affaracci come minimo sconvenienti a stile di vita, qualcosa di cui vantarsi. Il sottile filo di sicurezza che separava vizi privati da pubbliche virtù è trionfalmente spezzato, nel bene e nel male, e diciamo pure che si scopre che se ne ricava solo male: di cui noi popolaccio facciamo le spese. 
E questo è tutto. Cordiali saluti. Mari, e le altre

11 commenti:

  1. Questa povera ragazza fa veramente pena.
    Hai scritto tutto quello che avrei detto anche io, ma con più eleganza ^_^

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  2. Grazie Kore.. il tuo commento mi ha fatto pensare che mancava qualcosa nella firma, che era solo "mari" e ora è diventata mari e le altre. Non posso dire che mi interessa di sentire le argomentazioni di quelle (quelli) che invece dissentono: le conosciamo, e sono - per esempio - le assurde balle della falsa campagna "antianoressia" fatta dalla Sozzani. Balle che fa senso sentire, come fa senso veder proclamare ai mafiosi berlusconiani parole come "onestà" e addirittura "partito degli onesti", e perfino (ultima campagna Pdl che troneggia come uno striscione di richiamo per un festival di barzellette), la frase: "se vuoi conoscere le verità inscriviti al Pdl".
    C'è una sola verità che è vera per troppa gente: quel che fa grana e amplia gli spazi per i miei porci comodi è sempre buono e giusto. Chissenefrega del resto del mondo, come dice bene la linea politica dettata chiaro e tondo dalla escort/pensatrice Terry De Nicolò.
    I "pitocchi con la morale" (nota malattia schifosa), come "quelli di sinistra e cattolici" meritano di crepare, punto.

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    1. anche se leggermente in ritardo completo il commento rimandando alla pensatrice Terry De Nicolò, quella che ce l'ha con "quelli di sinistra e cattolici che meritano di crepare, i pitocchi con la morale" (nota malattia schifosa):
      http://amorecontroana.blogspot.it/2011/09/puttanesimo-militante.html
      il video con l'intervista in cui lei stessa esprime il suo pensiero è stato censurato e cancellato dal canale di Superficaoca; peccato.

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  3. Dopo aver letto questo post, e il tuo commento (nel quale, detto tra noi, il riferimento ai cattocomunisti mi ha fatto morir dal ridere :D), mi viene da dirti soltanto una parola: Grazie, e con la G maiuscola.

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  4. Un piacere da leggere questo post, e, se posso mi unisco alle 'altre'.

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  5. Ciao mia adorabile, cara, carissima Mari.
    Oggi sono un po' a pezzi, non ce la faccio a leggere questo tuo post, ma sicuramente tornerò a leggerlo come faccio con tutto ciò che scrivi.
    Riesci in qualsiasi modo a trasmettere tanta forza, speranza e voglia di sorridere tu! :)
    O voglia di arrabbiarsi che, spesso, fa bene uguale.

    Che il mio abbraccio ti raggiunga ovunque tu sia.

    Chiara

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  6. è triste che donne come lei siano relegate (senza offesa) sui blog o in nicchie poco visibili quando poi povere ragazze tarate (non voglio definirle come sentirei davvero) hanno palcoscenici enormi come ministeri, stampa e tv. il problema è dare voce, alle parole di donne come lei che sarebbero di grande aiuto (vero) per ragazze che vivono tragedie come l'anoressia..

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  7. Ecco una lettera che avevo sulla punta della lingua.. :-)

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  8. Sei una forza, Mari, posso dirti solo questo... ma già lo sai. Bisognerebbe che la destinataria della tua lettera potesse leggerla veramente... magari non cambia niente, perchè comunque certa gente continua a tirare acqua al suo mulino, però magari qualcosina dentro smuove...

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